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Atmosfera radioattiva. Il punto di non ritorno
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In natura tutto ha vita: gli esseri umani, gli animali e, ovviamente, le piante; così pure le costruzioni umane, i computer, le automobili e qualsiasi altro oggetto di tutti i giorni; ma anche le case, le rocce, le montagne, i continenti, e persino la stessa Terra. E le centrali nucleari?
Atmosfera radioattiva riesce ad affrontare, tra avventure e ironia, tra costruzioni fantastiche e ben precise nozioni scientifiche, problematiche sociopolitiche e ambientali che spetteranno forse anche al futuro, ma che comunque certamente viviamo già oggi, nel presente. Così, attraverso un labirinto di vicende apparentemente slegate nel tempo e un susseguirsi di imprevedibili sorprese narrative, si giunge allo stupefacente, “darwiniano” finale.
Gli uomini di potere vogliono che ci siano i cattivi. E se non ci fossero, sarebbero costretti a inventarli; dovrebbero creare degli antagonisti, da cui la gente cosiddetta normale rifugge, e fugge proprio verso il potere. Anzi: lo fanno già. Dividi e comanda. Creare le condizioni per mettere l’uno contro l’altro; creare le streghe da bruciare, in modo che nessuno si accorga di chi li sta veramente bastonando. I “mariuoli” servono. Altrimenti i buoni a chi si rivolgono per essere protetti? Servono per far cadere i benpensanti fra le braccia di chi si atteggia a salvatore: i politici. [...] vivere in prigione, secondo te, è vivere? L’uomo è un animale libero. La cupola, per quanto grande, è pur sempre una prigione.
Pagine 340.
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