Alicante

Capita raramente, al giorno d’oggi, di leggere versi caratterizzati dalla freschezza, dalla gioia, dalla vivacità, dalla creatività, come quelli di Alicante di Carolina Leonetti. Come Whitman, la poetessa sembra attirata dal «potente spettacolo della vita», e soprattutto dagli oggetti quotidiani, trattati alla maniera surrealista, magrittiana. Su tutto, prevale il gioco e una visione non paludata e seriosa dell’arte poetica, con un tacito invito, rivolto a tutti, al divertissement.
 

Pagine 68.

Passeggiò su un muro

Bevve una musica

Si vestì in un bicchiere

Cantò un tavolino

Scrisse un fiore

Ballò un balcone

Ascoltò un quadro

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