Sulle dune ambrate

Un romanzo dalla veste originale, dalle mille sfaccettature, in cui cultura, umanità, scienza, psicologia e fede coesistono in una poliedrica commistione. Una donna spinta dall’irrefrenabile istinto di procreare, un medico coscienziosamente dedito ai suoi assistiti che riesce a indagare i moti più segreti dell’animo, una ricercatrice universitaria ideatrice di nuove scoperte nel campo della neurobiologia e sullo sfondo le dune ambrate, quasi un preludio dei successivi avvenimenti. I destini di genitori e figli si intrecciano tra scorci poetici e disquisizioni scientifiche. Con l’interrogativo di fondo se la predestinazione sia dovuta al fato o voluta da Dio.

Pagine 288.

Era incurante di quegli occhi belli che si riempivano di lacrime, di quel cuore grande infranto che con tanto affetto aveva cura di lui, lo difendeva, lo proteggeva, lo riscaldava con il fuoco nelle ore fredde dei suoi inverni, tesseva le trame di un dolce canto nei suoi momenti tristi, era la stella della sera che brillava nella sua esistenza e avrebbe voluto brillare fin al suo crepuscolo.
Non basterebbe un libro per narrare le follie di questi due amanti.
Erano le tre di notte del mese in cui la messe biondeggiava nei campi e i covoni erano pronti per essere trasportati sull’aia per la trebbiatura. L’aria era densa e avvolgeva silenziosamente la città. Il campanile della chiesa perforava il cielo notturno che era limpido, ma aveva odore di pioggia. La luna era piena e alta nel cielo. Le luci scintillavano e intorno tutto taceva.

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