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Un sogno chiamato Vittoria
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Un’opera soffusa di delicatezza e sensibilità, dalla trama palpitante, che vede come protagonisti l’infanzia, gli imperscrutabili intrecci della vita e il richiamo degli affetti. Un ritmo narrativo affascinante e avvolgente. Tematiche anche “difficili” trattate con delicatezza e garbo. Una trama appassionante, dai fili apparentemente distanti e staccati, che si scioglie grazie a uno dei più antichi meccanismi della narrativa: l’agnizione, ovvero il riconoscimento.
Pagine 284.
Come fa la gente a essere arrabbiata in una nottata come questa? Non vi è nulla, proprio nulla di così terribile che questo meraviglioso cielo stellato non possa cancellare! Quanta voce spreca stupidamente, la gente! Se invece di urlare, uscisse da quelle gabbie rimbombanti, qui insieme a me, all’aria aperta… perché non ci fermiamo mai a osservare l’infinito? E questa luna fantastica! È notte, eppure niente è mai apparso così chiaramente! Se lo facessimo tutti insieme, su questa terra, almeno per cinque minuti ininterrottamente, cosa accadrebbe? Potremmo scoprire tutti molte cose di noi che ci sono sempre sfuggite o che non abbiamo mai ritenuto degne nemmeno di un pensiero.
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